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Il Monastero Simonos Petras, uno degli edifici più imponenti e più difficili da costruire al mondo, per i suoi tempi, sorge fiero su una ripida roccia, sul lato ovest del Monte Athos, ad un’altezza di 230 metri sul livello del mare.
Si dice che sia stato il primo “edificio multipiani” al mondo, essendo una costruzione di 7 piani, che si innalza nel cielo con maestosa imponenza. San Simone, il myrovlytis (che si celebra il 28 dicembre), asceta in una grotta vicina che esiste ancora oggi, guidato dalla luce divina, si arrampicò su questa roccia imponente e ripida e costruì il suo monastero, la «Nuova Betlemme» nella metà del 13° secolo.
Il monastero è dedicato alla nascita di Cristo. Si è incendiato ed è stato ricostruito molte volte, e, come da profezia del suo fondatore San Simone, sarebbe stato spesso messo in pericolo da incendi ma mai dal terremoto.
Per quanto riguarda le reliquie, il monastero conserva un frammento della Santa Croce, reliquie di santi (come la mano sinistra imperitura della Santa pari agli Apostoli, Maria Maddalena), e varie altre reliquie. La biblioteca ha avuto un certo valore fino all’ultimo incendio.
Il monastero ha diversi possedimenti (o dipendenze) oltre a quelle del Monte Athos, come Santo Charalambos a Salonicco, l’Ascensione ad Atene, il monastero dell’Annunciazione a Ormilia in Halkidiki e altre tre in Francia.
Nel monastero attualmente vive una confraternita di 60 monaci, che negli ultimi decenni, sotto la direzione dell’anziano Emiliano Symonopetritou, ha vissuto nuova fioritura spirituale. Oggi il capo è l’archimandrita Eliseo. La confraternita è anche nota per la sua eccellente qualità nell’arte del canto.
Il monastero festeggia il 25 dicembre la Natività di Cristo, il 28 dicembre la festa del suo fondatore San Simone, e il 22 luglio la festa di Santa Maria Maddalena.