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Il convento di San Panteleimonos a Monte Athos, con edifici impressionanti, costituisce un “faro” spirituale e importante pellegrinaggio per il popolo russo.
E’ costruita su una piccola baia, tra il convento Xenofondos e il porto di Dafne ed è dedicato all’ omonimo Santo. Il convento dà l’ impressione di una cittadina con i tanti edifici a molti piani e le alte cupole delle sue chiese.
Il Catolico (la chiesa principale) fu costruito agli inizi del dicianovesimo secolo e ha affreschi dell’ arte russa. Il convento possiede 15 cappelle e 5 celle, duo delle quali si trovano a Caries. Possiede inoltre un appezzamento di terreno che gli appartiene ma fuori dai propri confini di nome Cromizza, la Skiti del “Faglenome” o della “Madonna” (monastero più piccolo), la Nuova Thebaida e il cosiddetto Paleomonastiro.
Nel tredicesimo secolo il convento viene incendiato e aiutato la sua ricostruzione Andronicos II il Paleologos ed egemoni Serbi. I monaci sono sia greci che russi i quali dopo il 1497 prevalgono nel numero di persone. Nell’ diciottesimo secolo il convento ritorna nelle mani greche. Nel 1875 i russi prevalgono di nuovo.
Nel convento si conservano molte icone portatili e innumerevoli cimeli e vesti sacerdotali. La sua biblioteca contiene 1320 manoscritti greci, 60 slavi e oltre a 20.000 libri greci e russi.
Nel convento c’ è la più grande campana nei Balcani. Si trova al primo piano del campanile sopra la Mensa. Pesa 13 tonnellate con il diametro di 2,7m, con un perimetro di 8,7m. Perchè suoni ci vogliono due monaci.
Oggi nel convento c’ è una confraternità composta da decine di monaci russi.