Il convento di Meghisti Lavra, prima nella gerarchia dei 20 monasteri di Monte Athos, si trova sulla parte sudorientale della penisola di Athos. Fondatore fu Santo Athanassios l’ Athonita di Trapesunta, fondatore anche della vita cenobiale ad Athos e di conseguenza questo convento si considera l’ inizio della vita conventuale ad Athos (963 d.C).
Athanassios, professore a Costantinopolis, andò al Monte come eremita nel 957. Era amico personale del generale bizantino Nichiforos Focas. Quando quest’ ultimo divenne imperatore, Lavra divenne convento reale e ricevò ricchi finanziamenti e enosero fiscale. La Meghisti Lavra, come fu chiamato il convento, seguì l’ organizzazione dei grandi monasteri conventuali, cosa che provocò l’ antitesi degli eremiti tradizionali del Monte Athos. Il successore di Focas, imperatore Giovanni Tsimiskis, firmò nel 972 il famoso “Traghos”, il primo tipico di Monte Athos, nel quale si definisce uno status equo di coesistenza del sistema anacoreta con quello conventuale. Lavra fu il primo monastero conventuale del Monte Athos con circa ottanta monaci. Nel undicesimo secolo il numero dei monaci sarebbe arrivato ai settecento.
Questo grande complesso monastico che si circonda da mura fortissime comprende il Catolico (chiesa principale), l’ acquasantiera, la mensa, il panificio, la cucina, il panificio, il dochio (posto dove si conserva l’ olio), il sagrestano, il guardaroba, l’ ospedale e la biblioteca. Nel cortile si trovano due grandi chiese, la Madonna “Cucuselissa” (prese il nome dal monaco Santo Giovanni Cucuselis) e San Michele il Sinadon di Frighia. Nei quattro padiglioni che circondano il complesso si trovano le celle dei monaci, la foresteria, le cappelle ecc. L’ arsanas (il porticciolo) del convento si trova sul fortificato porticciolo Madrachi.
Il Catolico di Lavra, dedicato alla memoria di San Athanassios l’ Athonita, cominciò a costruirsi nel 963 d.C. come trullo (cupola) cruciforme inscritto, il quale appoggiava su quattro pilastri. Si crea così un nuovo ritmo architettonico il cosiddetto “cruciforme iscritto di stile athonico” che si diffonde moltissimo e non solo nei conventi di Monte Athos ma anche in tutti i Balcani nel epoca sia medio-bizantina che in quella post-bizantina.
Nel 1535 il Catolico si affresca dal noto pittore cretese Theofanis Strelizzas o Bathà, monaco del convento e il quale prima aveva lavorato a Meteora. Rappresentante della “scuola cretese” attinge i suoi modelli da opere di pittori del quindicesimo secolo applicando con gran successo l’ allenamento delle composizioni sulle grandi superficie del Catolico. Oltre al Catolico, Theofanis con i suoi due figli decorò anche la mensa del convento, il dochio e le cucine.
Pellegrinaggio importantissimo si considera la tomba di San Athanassios l’ Athonita nel Catolico del convento e anche l’ Acqua Santa del Santo, sulla parte meridionale, che scorse in un posto dove condusse vita ascetica.